Come migliorare l’efficienza energetica della nostra casa?

In questi anni l’impulso arrivato dalla Comunità Europea per ridurre le emissioni di CO2 e diminuire contestualmente la dipendenza da fonti energetiche primarie non rinnovabili (per lo più extra UE), è stato molto rilevante, tanto che alla fine del 2006, la Comunità si è fissata l’obiettivo di ridurre del 20% il consumo di energia primaria entro il 2020 (Obiettivo 202020).

Per questo motivo negli anni si sono succedute varie normative europee volte a far adeguare tutti gli stati membri sulle attività da realizzare in tema del risparmio energetico. Il quadro normativo si è indirizzato in modo significativo al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, dal momento che essi rappresentano circa il 40% del consumo totale di energia e il 36% delle emissioni di CO2.
Per questo motivo il tema del risparmio energetico legato agli immobili è diventato molto importante e attuale.  Si pensi, per esempio, che la cosiddetta Attestazione di Prestazione Energetica (APE) di un edificio o di immobile è diventata obbligatoria in molte delle attività che riguardano una casa (vendita, affitto, nuove costruzioni. Maggiori informazioni qui).

In quest’ottica concepire la ristrutturazione della nostra casa, non solo come momento per renderla più vicina alle nostre necessità e ai nostri desideri, ma anche per ridefinirla in chiave di risparmio energetico, a nostro parere è assolutamente auspicabile. Questo non solo per un proprio risparmio personale, ma anche per un necessario aggiornamento del valore del nostro immobile, rispetto al quale, in un futuro, saranno richiesti sempre interventi di questo genere. Teniamo conto, infatti, che ad oggi per tutti i nuovi edifici è richiesta una determinata efficienza energetica e tale richiesta è estesa anche in caso di ristrutturazioni importanti che riguardino l’immobile nella sua complessità.

Inoltre bisogna tener conto che sebbene tutti gli interventi in tal senso richiedano senz’altro dei costi aggiuntivi in più, il risparmio che ne consegue in termini economici, individuali e sociali, è assolutamente superiore all’investimento fatto. L’esperienza ci conferma tale affermazione: di recente abbiamo seguito una parziale ristrutturazione in chiave energetica dell’appartamento di un nostro cliente, nel quale siamo andati a coibentare tutte le stanze esposte a nord. Con l’arrivo dell’inverno, il cliente ci ha confermato il risparmio ottenuto e il miglioramento del confort interno.

Ma quali sono gli interventi che possiamo realizzare per migliorare le prestazioni della nostra casa? Ecco qualche piccolo consiglio.

Interventi sull’involucro edilizio

Sono tutti quegli interventi ed attività che permettono di diminuire le dispersioni termiche verso l’esterno:

  • Cambiare gli infissi, con prodotti maggiormente performanti o restaurare quelli esistenti con l’inserimento di guarnizioni e vetri doppi.
  • Se siamo ad un ultimo piano o abbiamo parte del soffitto in diretta comunicazione con una terrazza è bene pensare di isolare opportunamente questa parte della casa. In questo caso l’uso del controsoffitto, oltre ad essere elemento decorativo, diventa elemento per ridurre gli scambi termici con l’esterno, soprattutto se viene realizzato con l’inserimento di pannelli isolanti.
  • Diminuire la trasmittanza delle murature perimetrali, ovvero riducendo gli scambi di calore o di freddo, sia d’estate che d’inverno. L’isolamento delle pareti può essere realizzato attraverso sistemi a cappotto (ormai in commercio ci sono prodotti che richiedono spessori minimi), oppure attraverso l’uso di intonaci con alte prestazioni termiche e infine, con l’inserimento di inerti isolanti, nelle intercapedini delle pareti (insuflaggio).
  • Nel caso di abitazioni isolate in cui il piano terra è direttamente a contatto con il terreno, sarà importante prevedere un isolamento da quest’ultimo, prevedendo di realizzare un vespaio di fondazione.
Isolamento termico di una parete con insufflaggio
Dispersione di calore di un edifico con la termografia a infrarossi

Credits foto Faena Edilizia

Se attuatati a seguito di una adeguata progettazione e realizzati da installatori specializzati, anche questi tipi di interventi possono beneficare delle agevolazioni fiscali previste per legge, se rispettano i parametri richiesti per l’accesso alle detrazioni.  A questo link, è disponibile la Guida sulle Agevolazioni Fiscali per il risparmio energetico elaborato dall’Agenzia delle Entrate.

In merito a queste tematiche, come studio di architettura e progettazione officineMAMA offre assistenza anche per questo tipo di attività e procedure, grazie alla collaborazione con lo studio di ingegneria S3T, che negli ultimi anni si stanno occupando di questo tema.

Interventi sugli infissi e sulle superfici vetrate

Inoltre tanti piccoli accorgimenti possono essere presi anche in altri ambiti. Per esempio, ritornando al discorso finestre, utilizzare un prodotto particolarmente efficiente, può non essere sufficiente se poi non si fa attenzione a coibentare il cassonetto che contiene la serranda oppure, ad eliminare il punto di trasmissione termica rappresentato dalla continuità tra l’interno e l’esterno della soglia, il così detto ponte termico.

Frangisole verticali in legno

Migliorare il raffrescamento estivo

Dal punto di vista del raffrescamento estivo, infine, le operazioni di isolamento delle pareti perimetrali possono garantire un clima interno più confortevole, oltre a permettere di mantenere più a lungo gli effetti di un raffreddamento artificiale realizzato attraverso l’impianto di condizionamento.  Ma a monte sarà importante anche impedire che i raggi solari penetrino all’interno dell’abitazione, schermando le superfici vetrate con sistemi di protezione (tende, brise soleil, frangisole, ecc) all’esterno.

Intervenire sugli impianti

La ristrutturazione dell’appartamento è il momento giusto anche per rivedere le posizioni dei termosifoni, al fine di collocarli in modo che le dispersioni del calore verso l’esterno siano ridotte, per esempio togliendoli da sotto le finestre, dove il muro perimetrale è in genere, più stretto. Attenzione, inoltre, a collocarli all’interno di arredi fissi: se dal punto di vista estetico potrebbe (opinione che noi non condividiamo) sembrare più rifinito, questa soluzione diminuisce l’efficienza dell’elemento radiante.

Se infine agli interventi sull’involucro viene combinata una scelta accurata degli impianti, degli elettrodomestici e del sistema di illuminazione con caratteristiche di maggiore efficienza e con prestazioni energetiche elevate, il risparmio che andremo a realizzare sarà significativo.