Pianta di una camera per bambini by offcineMAMA

Progetto di una camera montessoriana – officineMAMA 2017

A misura di bimbo #Part1 – La camera montessoriana

L’arrivo di un bambino è sempre un evento storico nella vita di una coppia, sia esso programmato o improvviso, ed è quindi indispensabile prepararsi ad accoglierlo anche fisicamente nella propria casa, affinché questa diventi un rifugio per lui, senza stravolgere la vita e gli spazi di mamma e papà.

La casa, secondo noi, va in parte ripensata per renderla “a misura di bambino”, in modo che genitori e figli possano condividere questo spazio importantissimo senza sentirsi ne invasi, ne ospiti.
Da dove possiamo partire? Prima di tutto dalla camera che li accoglierà.

Una camera montessoriana e non solo…

Vorremmo darvi, quindi, qualche spunto semplice, ma essenziale, basato sugli studi e le analisi di progettisti del settore e grandi educatori, come Maria Montessori che amava ripetere:

“Il primo passo necessario per lavorare a favore dell’infanzia è la creazione di un ambiente adatto ai bisogni psichici e fisici del bambino. La creazione di un ambiente adeguato è il riconoscimento pratico e reale dei bisogni fondamentali della vita del bambino. Nella sua essenza l’ambiente deve essere un mezzo di vita dove l’individuo può trovare i motivi di attività necessari al suo completo sviluppo; nella “Casa dei bambini” l’ambiente sarà:

  • proporzionato alle capacità motorie, operative e mentali dei bambini;
  • organizzato perché “l’ordine esterno aiuta a costruire quello interno”;
  • calmo e armonioso per favorire la libera espansione degli interessi e delle esperienze;
  • curato e ben articolato per stimolare il bambino all’autonomia e auto controllo,
  • attraente e bello affinché sia suscitata la naturale attrazione del bambino verso tutto ciò che di bello lo circonda.”

In pratica si tratta di pensare agli spazi destinati al bambino non facendosi guidare dalle suggestioni del mercato o delle mode, riempiendo le camerette di colori vivaci, ninnoli e oggetti ridondanti, ma guardando ai veri bisogni ed alle capacità motorie e psichiche del piccolo, in tutte le fasi della sua crescita. Gli spazi e gli oggetti sono strumenti per creare ambienti semplici, sicuri, essenziali, rassicuranti, ordinati, puliti.

Ed ancora, Winnicot suggerisce di avere un’idea di spazio, come una sorta di “area intermedia”, di transizione fra il sé del bambino e il resto del mondo, il cui tratto caratteristico è proprio l’illusione, il sogno, che separa e al tempo stesso unisce la realtà interna e quella esterna. Gli spazi che si prendono cura del bambino devono offrire anche l’opportunità di poter passare dalla sfera sociale-collettiva a quella privata-individuale, nella quale è possibile scegliere di restare da soli, con le proprie emozioni: il bambino che sta con se stesso, sta pensando ai propri pensieri. Diventano così indispensabili i luoghi tana, i nascondigli, i luoghi appartati e tranquilli che, con la loro magia, sollecitano l’immaginario infantile e le parole per raccontarlo.

E allora come possiamo creare una stanza a misura di bambino, una stanza montessoriana e non solo?

Secondo noi un ambiente a misura di bambino è tale se il bimbo si può muovere liberamente senza il rischio di farsi male, in piena autonomia. È a misura di bimbo soprattutto se aiuta lo sviluppo della sua creatività, della sua autonomia, delle sue capacità motorie, sensoriali e percettive.
Tutti gli oggetti di uso quotidiano dovranno essere ripensati a sua misura. Via letti con le sponde, via librerie alte, via tutti quegli arredi che comodi per noi adulti, saranno inadatti per il bambino.

Quali sono gli arredi che non potranno mancare?

Prima di tutto il letto. Sarà basso, costituito da una base in legno e un materasso che si alzano dal pavimento pochi centimetri. In commercio ne esistono alcuni tipi, ma in genere non sono molto economici, mentre con l’aiuto di un falegname possiamo costruirlo anche da soli. Da un lettino montessoriano il bimbo, anche all’epoca del gattonamento, può salire e scendere autonomamente, facendo diventare il proprio letto un luogo del quotidiano, e non solo del sonno, ma uno spazio amato dove vivere diverse emozioni.
La libreria e i porta giochi dovranno essere bassi e facilmente accessibili.
La libreria che non può mancare è quella che permette di collocare i libri con la copertina verso l’esterno, così che il bambino possa riconoscerli e possa scorrerli più facilmente, scegliendo quello che più gli piace.
I porta giochi funzioneranno meglio se organizzati per aree tematiche, in modo che nel tempo il bimbo sappia dove sono riposti i suoi giochi preferiti e partecipi attivamente al riordino.

camera montessoriana per bambini

Credits foto Belle Beau

Porta riviste in legno per bambini

Credits foto IKEA

Anche uno specchio non può mancare, posto anch’esso ad una altezza adeguata (all’inizio sarà a terra, così che il bimbo si possa specchiare anche senza stare in piedi). Con lo specchio il bambino gioca, interagisce, scopre se stesso, ma anche i dettagli del mondo che vi si riflette.
All’inizio un ampio tappeto (in vendita c’è ne sono di tutti i tipi e gusti) sarà la sede ideale per ogni gioco, la gravità fa bene ai bambini, fa prendere coscienza del loro corpo, delle proprie possibilità; più li lasciamo a terra e prima impareranno a muoversi autonomamente. Successivamente al tappetto assoceremo un tavolo adatto alla loro altezza, vicino al quale, posto a portata delle loro braccia, possano trovare tutto il necessario per disegnare, colorare e nel tempo, per le attività creative a cui vorranno dedicarsi.

Suggeriamo anche l’idea di creare un angolo dove rifugiarsi o dove tenere i propri oggetti del cuore. Uno spazio così può essere realizzato con una casa di carta, da decorare, una tenda, un angolo pieno di cuscini, o semplicemente con una piccola poltroncina adatta alle loro dimensioni. Questo sarà il luogo dei loro sogni, della loro immaginazione, dei travestimenti o anche l’angolo della calma, della riflessione, del “tutto per me”.

Sulle pareti, decorate con semplicità, non può mancare una parte in lavagna, dove il bimbo possa disegnare liberamente senza vincoli. Lo spazio “senza limiti” della creatività. Imparerà meglio che lì è il posto in cui si può scarabocchiare sul muro e non avrà necessità di farlo altrove, negli spazi di mamma e papà.

In ultimo, la camera del bambino andrebbe tutta pensata come uno spazio della fantasia, del sogno: dalle case disegnate sui muri, a magari le porte dalle forme bizzarre, o arredi divertenti, ma senza mai esagerare, con sobrietà, senza che il bimbo ne resti sopraffatto perché troppo invasivi.

Certo voi ci direte e tutto il resto dove lo mettiamo?

La camera di nostro figlio, così come anche gli altri spazi della nostra casa, possono essere pensati a due livelli: un livello più basso a disposizione dei nostri figli e uno spazio più alto a disposizione degli adulti. Per esempio, una libreria con tanti ripiani potrebbe essere sfruttata per variare nel tempo i giochi che nostro figlio ha a disposizione, così da seguire anche i suoi interessi.

arredi per camera per bambini

Credits foto IKEA